Tra gli sportivi è nota a tutti l’importanza di una dieta mirata al potenziamento delle performance, ma il primo obiettivo (valido per tutti) consiste sostanzialmente nel mangiare sano. Non sempre, però, è facile ritagliare del tempo per dedicarsi ad una sana e completa merenda, anche se a volte è decisamente necessaria, soprattutto quando ci si allena con intensità. In ogni caso, è fondamentale innanzitutto cercare uno spuntino nutriente e facilmente digeribile, che aiuti a ricaricare le energie dopo una sessione di allenamento. La soluzione? La frutta secca.

Per chi desidera mangiare al volo qualcosa che aiuti il reintegro delle forze, la frutta a guscio è sicuramente un’ottima scelta, nutriente e saziante. La densità di fibre, vitamine e minerali rende questo spuntino il perfetto alimento per i nostri break, in particolare quando si tratta di una merenda da sportivi! Detto questo, scopriamo insieme i motivi che spingono sempre più atleti a scegliere la frutta secca.

Le proprietà nutrizionali della frutta secca

La frutta a guscio è molto buona, ma questa non è la sua unica peculiarità. La frutta fresca è anch’essa un valido snack, facilmente reperibile e praticamente sempre presente sulle nostre tavole. Ma perché dovremmo fare più spazio alla frutta secca?

Questi alimenti sono principalmente una portentosa fonte naturale di acidi grassi essenziali e quindi di sostanze nutritive ottime per il nostro organismo e in particolare per il sistema cardiovascolare. Da non dimenticare la densità di fibre, minerali e soprattutto di proteine.

Per quanto riguarda queste ultime, dobbiamo dire che lo sforzo fisico delle sedute di allenamento colpisce infatti i muscoli, che il nostro organismo tende a risanare con il tempo. Gli amminoacidi presenti nella frutta secca aiutano ad accelerare questo processo di ricostruzione dei muscoli, facilitandone inoltre il loro incremento di volume.

Fin qui, inutile dire che la frutta secca sembra uno snack a dir poco perfetto per chi pratica sport, che bisogna però consumare moderatamente. Dobbiamo infatti tenere presente che questi alimenti sono molto calorici e talmente ricchi di nutrienti che, effettivamente, non è necessario mangiare in quantità esagerate: una manciata o poco più può bastare per una merenda da validi sportivi.

In questo modo, non si rischia di appesantirci e di rallentare la digestione, e neanche di scatenare reazioni allergiche o fastidiose intolleranze. Naturalmente, questi svantaggi sono soggettivi e dipendono da persona a persona. Tuttavia, la moderazione è un’abitudine che torna sempre utile, in ogni eventualità. Ad ogni modo, entriamo un attimo nel dettaglio.

Quanto e quando: come possiamo consumare la frutta secca nel modo più giusto?

Come già detto, avvalersi di una giusta quantità di frutta secca è fondamentale per non eccedere nella quota calorica giornaliera, per non appesantirsi, etc. Ciò che non è stato ancora trattato è un argomento un po’ più specifico: l’eccesso di proteine. A differenza di quanto si pensa, principalmente nell’ambito dello sport e per quanto riguarda lo sviluppo dei muscoli, esagerare con l’apporto proteico non è una buona idea.

Nel caso specifico della frutta secca, un consumo eccessivo di mandorle, noci o pistacchi comporta un aumento della percentuale degli amminoacidi nel nostro organismo. Il nostro corpo ottimizza la quantità di proteine utilizzandone solo l’aliquota utile allo svolgimento delle funzioni vitali e, quindi, tutto l’eccesso contribuisce a formare ‘grasso’ e/o a sovraccaricare i reni.

Per capirci meglio, ognuno di noi ha bisogno di proteine e l’apporto proteico necessario varia da persona a persona. Ad ogni modo, c’è sempre un limite da rispettare in quanto non tutte le proteine assimilate possono essere sfruttate dal corpo: alcune vengono trasformate in energia, mentre altre vengono convertite in tessuto adiposo.

D’altra parte, è utile considerare anche che un apporto proteico eccessivo aumenta la perdita urinaria di calcio (causando l’ipercalciuria), rivelandosi un problema in particolare per le donne e per coloro che rischiano l’insorgere dell’osteoporosi, anche se il corpo agisce naturalmente e autonomamente al fine di ridurre il problema delle perdite urinarie di calcio e migliorando notevolmente la situazione.

Tuttavia, i reni si sforzano comunque, anche con l’intento di eliminare l’azoto presente negli aminoacidi, che si rivela una parte tossica. In più, bisogna considerare che il processo di disgregazione delle proteine richiede sforzo all’organismo e anche un elevato uso di liquidi. Di conseguenza, per il corpo, dover reagire ad un eccesso di proteine nei periodi più caldi dell’anno, comporta il rischio di disidratazione.

Naturalmente, il nostro intento non era certamente quello di spaventarvi, ma volevamo solamente darvi qualche consapevolezza in più da non sottovalutare. Detto questo, il nostro consiglio finale consiste nel mangiare la frutta secca lontano dai pasti, per l’appunto a merenda, optando per una manciata delle frutta a guscio che più vi piace. Consigliare una specifica quantità è complesso, in quanto tutto dipende dal soggetto. Ad ogni modo, puntare sulla classica “manciata” o poco più, è sempre un’ottima soluzione!